Secondo recenti indagini le persone che hanno maggiore rischio di avere elevati livelli di omocisteina sembrano essere i vegani. Tale dato sembra un paradosso innanzitutto perché i vegani non consumando carne e derivati, non introducono nell’organismo l’aminoacido precursore dell’omocisteina, ovvero la metionina. E’ noto da tempo che dopo aver consumato un pasto ricco di proteine animali, le concentrazioni di omocisteina nel sangue siano molto alte. Per comprendere questo insolito fenomeno è necessario spiegare meglio cosa sia l’omocisteina e quali siano i fattori nutrizionali in grado di regolare il suo metabolismo.

L’omocisteina è un aminoacido che prende origine nel nostro organismo a partire dalla metionina, aminoacido essenziale che deve essere introdotto necessariamente attraverso la dieta perché il nostro corpo non è in grado di produrlo da solo. Buone fonti di metionina sono gli alimenti di origine animale come la carne, le uova e i formaggi.
L’omocisteina, una volta formata, risulta molto dannosa nei confronti dei vasi sanguigni, con il tempo se i suoi livelli rimangono elevati, possono comparire problemi a carico dell’apparato cardiovascolare e sembra essere direttamente collegata all’insorgenza della demenza senile e dell’Alzheimer.
Le persone che hanno elevati livelli di omocisteina nel sangue possono manifestare perdita della memoria, perdita della capacità cognitiva, danni più o meno gravi al cervello e infiammazione delle arterie.
Il nostro organismo utilizza le vitamine del gruppo B per ri-convertire questa sostanza tossica in metionina e successivamente in cisteina, un altro aminoacido.

La nostra dieta deve essere ricca di Vitamina B12 (se siamo vegani, necessario assumerla attraverso i supplementi), vitamina B6 ( di cui sono ricchi semi di girasole, pistacchi, banana, avocado e spinaci) e acido folico (fagioli, foglie verdi come spinaci). In vari esperimenti la supplementazione continuativa di vitamine del gruppo B sono in grado di ridurre il processo di deterioramento del cervello di ben 6 volte.

Torniamo ai vegani e al motivo per cui possono avere livelli di omocisteina particolarmente elevati.
I vegani che seguono una dieta non bilanciata, corrono il rischio di non introdurre adeguata quantità di vitamina B12. Solitamente la carenza di questa vitamina si accompagna a quella di zinco, per cui l’omocisteina si accumula nel sangue.
I dati nei vari gruppi di persone hanno dato risultati sui livelli di omocisteina molto preoccupanti:
• Onnivori: 11
• Vegetariani 14
Vegani 16,4

E vediamo i livelli di vitamina B12 nei vari gruppi:
• Onnivori: 303
• Vegetariani 209
Vegani 175
Molti vegani, a causa della concomitante carenza di vitamina B12 e di elevati livelli di omocisteina, hanno maggiore predisposizione a sviluppare Alzheimer, demenza senile e malattie cardiovascolari.

Se un vegano assume una quantità adeguata di vitamina B12 il suo livello di omocisteina scende da 16.4, come abbiamo visto precedentemente, a 5! Che è il valore più basso in assoluto tra i vari gruppi. Quindi è fondamentale per i vegani assumere la vitamina B12 altrimenti si perdono i vantaggi di una dieta vegana.
Con una dieta vegana opportunamente pianificata è possibili abbassare il livello di omocisteina nel sangue del 20% in una sola settimana.
Il consumo di verdure a foglia verde, apporta fibre che favoriscono lo sviluppo della flora intestinale che è capace di produrre folati.