L’eccesso di zucchero nella dieta promuove sovrappeso, degenerazione dei tessuti e invecchiamento precoce. L’eccessivo apporto di zucchero fa sì che avvenga un accumulo di grasso negli organi interni (in primis nel fegato), provoca aumento del  rischio di diabete (rischio che aumenta dell’1,1% per ogni 150 kcal di zucchero che assumiamo più del dovuto), del rischio cardiovascolare e di portare a pressione alta: non si dovrebbe eccedere oltre i 20 grammi di zucchero per la donna (4 cucchiani da tè) e i 36 per l’uomo al giorno.  Elevati livelli di zuccheri nel portano tra l’altro ad acidificazione dell’organismo e favoriscono la proliferazione di microrganismi ossia batteri, lieviti e muffe che esauriscono rapidamente le riserve di vitamine del complesso B (questo genera stanchezza, scarsa resistenza alla fatica, debolezza generale). Un sottoprodotto dello zucchero, ovvero l’acetaldeide inibisce l’assorbimento di minerali alcalini e di proteine portando a pensiero offuscato e stanchezza eccessiva. Mantenere l’organismo in condizione di alcalinità grazie ai carboidrati non raffinati e a un ridotto apporto di zuccheri raffinati aiuta ad allungare l’aspettativa di vita in salute.