IL POTENZIALE SALUTISTICO DELLE PRUGNE SECCHE DISIDRATATE: INCREDIBILE FONTE DI FIBRE

Secondo una recente indagine, in Italia il consumo di fibre è inadeguato, solo 1 adulto su 10 consuma la quantità di frutta e verdura raccomandata e dunque le cinque porzioni da distribuire nei pasti giornalieri.

Nei più piccoli tali linee guida assumono aspetti preoccupanti: basti ricordare che solo l’8% dei bambini raggiunge le cinque porzioni consigliate.

I dosaggi  di fibra raccomandati per la popolazione adulta dovrebbero essere di 25 gr per le donne e di 35 gr per gli uomini. Difficile dunque raggiungerli senza un’adeguata valutazione della qualità degli alimenti introdotti con la dieta. In quest’ottica le prugne secche, che hanno ottenuto un’indicazione nutrizionale autorizzata dalla Commissione Europea, sono un’ottima fonte di fibre, ben 7 grammi per etto e ciò significa che consumarne almeno 3 al giorno possa coprire una delle 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate. 

Cosa le rende così speciali? Innanzitutto il basso indice glicemico, pari a 29, per il tipo di zuccheri presenti e la ricchezza di fibre che forniscono energia facilmente disponibile e di graduale assimilazione. Le prugne secche apportano principalmente sorbitolo, uno zucchero che viene assorbito in maniera incompleta nell’intestino (degradato senza intervento dell’insulina)  e che aiuta a regolarizzare l’alvo intestinale se assunto ad alte dosi.

Le prugne secche sono prive di grassi, di sale e senza zuccheri aggiunti. Apportano significative quantità di potassio, rame, manganese e vitamina B6 che promuovono la funzionalità del sistema nervoso e proteggono la salute di occhi, capelli, fegato e pelle.

Le prugne secche possono aiutarci a sentirci più sazi?

Diversi studi clinici, tra cui spicca uno condotto dai ricercatori dell’Università di Liverpool, ha indagato l’effetto del consumo di una dose abbondante di prugne secche in 100 adulti obesi e sovrappeso. In particolare alle donne sono state somministrati 140 grammi al giorno e agli uomini 171 grammi nell’ambito di un programma per il controllo del peso corporeo.

I risultati, straordinari, prestanti all’European Congress on Obesità hanno dimostrato che il consumo di frutta secca (prugne) non crea problemi al controllo del peso né produce effetti avversi a livello intestinale. 

Prugne secche e salute delle ossa 

Le prugne secche possono essere utili nel prevenire la perdita di massa ossea nelle donne in post-menopausa, in particolare in coloro che hanno associato l’integrazione di vitamina D e calcio, lo hanno dimostrato diversi studi e questo sembra essere dovuto all’elevato contenuto di vitamina K. La sinergia con il manganese fa sì che si crei un importante supporto al mantenimento della salute ossea.

https://www.sciencedaily.com/releases/2014/05/140530124331.htm

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