Il magnesio è il sale minerale a cui non si può davvero rinunciare in presenza di stress, purtroppo una sua carenza porta ad una maggiore vulnerabilità nei confronti dello stress e ad un aumento dei disturbi correlati. Cosa accade al nostro organismo quando non se ne assume a sufficienza? Premesso che la risposta è sempre individuale, il magnesio è in grado di regolare la liberazione delle catecolamine, adrenalina e noradrenalina, ovvero le sostanze prodotte dal nostro corpo per prepararci ad affrontare gli eventi stressanti, e che portano ad accelerare il battito cardiaco, ad innalzamento della pressione e ad aumento della contrazione muscolare.

Tutto l’organismo beneficia dell’integrazione di magnesio e in particolare il nostro cervello. Difficoltà di concentrazione, cefalea muscolo-tensiva, irritabilità e ansia, sono spesso collegati ad elevati livelli di stress.

Numerosi studi hanno messo in relazione gli effetti dello stress sulla plasticità neuronale, che diminuisce, agli effetti a breve e lungo termine, che portano a calo della memoria e della capacità di concentrazione.
Provate ad immaginare il circolo vizioso che può venirsi a creare proprio nelle persone come manager o dirigenti d’azienda o medici o mamme multitasking che più di altre hanno bisogno di mantenere il focus e la concentrazione nell’arco dell’intera giornata e che devono poter contare su prestazioni eccellenti.

Il magnesio, una volta assimilato, agisce direttamente a livello dell’ipotalamo, la nostra area di controllo neurovegetativo, modulando la secrezione di adrenalina da parte delle ghiandole surrenali. Viene coinvolto anche il sistema immunitario che viene indebolito rendendoci più vulnerabili alle malattie.

Di quanto magnesio abbiamo bisogno?
Le dosi di assunzione raccomandate sono più alte rispetto al fabbisogno medio della popolazione proprio per contenere i rischi legati ad apporto insufficiente. Premesso ciò, i valori di assunzione consigliati per il magnesio equivalgono a 250-350 mg al giorno per adulti e anziani e 450 mg per le donne in gravidanza e in allattamento.
Nessun rischio di sovradosaggio visto che il nostro organismo ha un sistema di autoregolazione a livello renale. Ne assimiliamo dal 15 al 50% di quanto ne assumiamo, il restante viene eliminato con sudore, urine e feci. Un accumulo di magnesio può verificarsi in coloro che hanno una funzionalità renale compromessa o che assumono per lungo tempo particolari farmaci come gli antiacidi.

Lo snack da portare in ufficio

Molti cibi sono buone fonti di magnesio, presente nelle mandorle e nella frutta secca, ne sono particolarmente ricchi i semi di zucca: in 100 grammi sono presenti almeno 500 mg di magnesio.

Il cioccolato fondente apporta fino a 300 mg per etto!

I semi di zucca apportano anche un altro sale minerale fondamentale al benessere psicofisico e soprattutto utile a coloro che lamentano umore depresso: lo zinco (10 mg per etto). Questi semi non contengono solo magnesio ma anche altri minerali come fosforo, manganese, potassio e ferro.

In alternativa i semi di sesamo contengono 101mg di magnesio.
Le noci del Brasile sono un’altra fonte ricca di magnesio: 4 noci apportano circa 107 mg di magnesio, oltre ad altri minerali come selenio, fosforo, rame, calcio e potassio.