I vegetali e gli ortaggi che consumiamo estraggono i sali minerali dal suolo su cui crescono. Al pari delle vitamine, noi possiamo a nostra volta ottenerli con il loro consumo o indirettamente dalla carne degli animali che si cibano di vegetali. Al pari delle vitamine, i sali minerali risultano spesso carenti nella nostra alimentazione. Vi sono 3 motivi che provocano questo tipo di carenze.

PERCHE’ I CIBI MODERNI SONO SEMPRE PIU’ CARENTI DI SALI MINERALI E PERCHE’ NE ABBIAMO SEMPRE PIU’ BISOGNO
#1 Il tipo di concimi utilizzati deprivano le piante dei sali minerali
A causa dello sfruttamento intensivo dei suoli agricoli, il contenuto di sali minerali è notevolmente diminuito negli ultimi decenni. Malgrado gli agricoltori reintegrino le riserve minerali utilizzando concimi organici e non per arricchire i terreni impoveriti, molti sali minerali che risultano utili per l’organismo umano non sono strettamente necessari allo sviluppo delle piante, pertanto talvolta non vengono utilizzati nei concimi. Si tende ad aggiungere al suolo solo fertilizzanti ricchi di azoto, fosfato e potassio perché in grado di accelerare lo sviluppo delle piante, e nel caso dei fosfati, questi tendono a legarsi a minerali traccia come ad esempio lo zinco, rendendo più difficile l’assorbimento da parte della pianta.

#2 La lavorazione dei cibi li priva dei sali minerali essenziali
I processi di raffinazione eseguiti ad esempio per ottenere riso bianco, farina bianca 00 e zucchero bianco, eliminano da questi alimenti fino al 90% degli elementi traccia. Visto che per legge i cereali raffinati e altri alimenti ottenuti industrialmente devono soddisfare dei requisiti minimi previsti dalla legge in termini di tenore di sali minerali o di altri elementi, questi vengono reintegrati e tale reintegrazione va segnalata in etichetta. Di solito i cibi vengono reintegrati con vitamine del gruppo B e acido folico, calcio, ferro, magnesio o fibre proprio per promuovere le vendite.

PERDITA MEDIA DI MINERALI A CAUSA DEI PROCESSI DI RAFFINAZIONE
FARINA BIANCA OO: Cromo 98%, Zinco 95%, Manganese 92%
ZUCCHERO BIANCO: Cromo 78%, Zinco 88%, Manganese 54%
RISO BRILLATO: Cromo 86%, Zinco 89%, Manganese 75%

#3 Il nostro fabbisogno di sali minerali è in aumento
Si parla spesso di carenze di vitamine, in primis quelle del gruppo B e in particolare dei cosiddetti folati, importantissimi perché non solo aiutano a promuovere la creazione di energia nell’organismo ma anche perché sono implicate nel benessere di tutto il sistema nervoso e del sistema cardiovascolare. E’ nota ad esempio l’importanza del magnesio, in quanto la sua carenza impedisce un corretto funzionamento di almeno 300 differenti vie enzimatiche, del calcio che coopera alla formazione di ossa e denti, ma poco si conosce degli altri sali minerali essenziali. Così come si sottovaluta la presenza di sali minerali che possono provocare tossicità e accumulo nell’organismo in particolare il piombo, l’alluminio o il mercurio e le persone più esposte a tali accumuli sono proprio quelle che vivono nei centri urbani densamente abitati e con una qualità dell’aria insufficiente.
Siamo sempre più carenti di zinco, di cromo, di manganese o di selenio, solo per citarne alcuni. Poiché pane, pasta e cereali raffinati sono poveri di sali minerali, si cerca di integrali con supplementi nutrizionali ma l’ideale sarebbe consumare cibi ricchi di sali minerali come semi e frutta secca. Pensiamo ad esempio allo zinco, l’assunzione giornaliera si aggira intorno ai 7 mg, meno della metà di quanto sarebbe la dose ritenuta ideale. Nella donna che allatta questo sale minerale è ancora più importante. Infatti dovrebbe essere di almeno 25 mg. Ora questo aspetto non viene considerato nella sua reale portata ma a sua volta la mamma produce un latte carente di questo sale minerale tanto importante per i processi di crescita e lo sviluppo intellettivo.