Sempre più studi mettono in relazione la carenza di sali minerali con disturbi a carico del sistema nervoso, minore resistenza allo stress e possibili ricadute anche a livello fisico.
Un gruppo di ricercatori del dipartimento di psichiatria della Deakin University, in Australia, ha studiato gli effetti della carenza di alcuni sali minerali come il magnesio, lo zinco e dei folati (vitamina B9) in un ampio gruppo di donne riscontrando che la mancanza porti a maggiore affaticamento e comparsa di disturbi di natura depressiva. Il magnesio in particolare rappresenta la soluzione più adatta per coloro che hanno difficoltà a concentrarsi a causa di elevati livelli di stress. Non solo, il nostro organismo se carente di ferro, manganese, rame, zinco e selenio comincia a inviare dei segnali inequivocabili: confusione mentale, mancanza di lucidità, difficoltà a mantenere il focus.
Il magnesio svolge un’azione essenziale nella costruzione del DNA e nella produzione di energia. Contribuisce allo sviluppo del tessuto delle ossa, alla produzione di ormoni e neurotrasmettitori i cui livelli aumentano proprio quando siamo sotto pressione e che portano a consumare ulteriormente le nostre riserve di magnesio. Inoltre il magnesio è importante anche per la regolazione della pressione arteriosa e svolge un’azione di primaria importanza nel metabolismo dei lipidi e delle proteine.
Il magnesio è potente adattogeno, riesce ad infondere calma e allo stesso tempo ricarica il nostro sistema nervoso. Non solo, è indispensabile ad attivare un particolare enzima, l’esochinasi, che è necessario a far iniziare il processo che trasforma il glucosio, ovvero il carburante del cervello e delle cellule nervose, in energia. La sua funzione adattogena, lo rende particolarmente adatto a tutti coloro che soffrono di cefalea muscolo tensiva.

Ma di quanto magnesio abbiamo bisogno?
Le dosi di assunzione raccomandate sono più alte rispetto al fabbisogno medio della popolazione proprio per contenere i rischi legati ad apporto insufficiente. Premesso ciò, i valori di assunzione consigliati per il magnesio equivalgono a 250-350 mg al giorno per adulti e anziani e 450 mg per le donne in gravidanza e in allattamento.
Nessun rischio di sovradosaggio visto che il nostro organismo ha un sistema di autoregolazione a livello renale. Ne assimiliamo dal 15 al 50% di quanto ne assumiamo, il restante viene eliminato con sudore, urine e feci. Un accumulo di magnesio può verificarsi in coloro che hanno una funzionalità renale compromessa o che assumono per lungo tempo particolari farmaci come gli antiacidi.

Lo snack da portare in ufficio

Molti cibi sono buone fonti di magnesio, presente nelle mandorle e nella frutta secca, ne sono particolarmente ricchi i semi di zucca: in 100 grammi sono presenti almeno 500 mg di magnesio. I semi di zucca apportano anche un altro sale minerale fondamentale al benessere psicofisico e soprattutto utile a coloro che lamentano umore depresso: lo zinco (10 mg per etto). Questi semi non contengono solo magnesio ma anche altri minerali come fosforo, manganese, potassio e ferro.
In alternativa i semi di sesamo contengono 101mg di magnesio.
Le noci del Brasile sono un’altra fonte ricca di magnesio: 4 noci apportano circa 107 mg di magnesio, oltre ad altri minerali come selenio, fosforo, rame, calcio e potassio.

Il drink che ti ricarica

Il frullato che ti aiuta a riacquistare il buonumore senza appesantirti: frulla una mela o una banana insieme a un bicchiere di latte di cocco (apporta magnesio, calcio e potassio) e un cucchiaino raso di cacao magro in polvere.

E se fatichi a prendere sonno perché sei troppo nervoso…
Innanzitutto elimina il caffè, non solo ti acidifica ma impoverisce ulteriormente le tue riserve di magnesio, prima di coricarti può aiutarti questa bevanda calda: fai intiepidire un bicchiere di latte di mandorla e aggiungi un pizzico di vaniglia bourbon in polvere, in mancanza, aggiungi un pizzico di cannella in polvere.